Giorno 3. Decido di iniziare dall’ascolto. Apro la pagina e noto subito che c’è la trascrizione: ottimo. Non la seguo, faccio un ascolto al buio.
Non c’è un titolo, dunque mi avvicino al mio primo ascolto col brivido del non sapere cosa andrò a sentire. Ascolto una prima volta: poco più di un minuto e mezzo in religioso silenzio. Ho in mano la penna, sotto gli occhi un foglio, ma non scrivo una parola: non so scrivere una parola!
Capisco qualcosa: credo si parli di una casa, forse di mobili.
Riascolto. Capisco qualcosa in più. Sicuramente sì, si parla di una casa. Di una camera, ecco, di una camera con i mobili dentro. Le frasi sono brevi e sono pronunciate lentamente. Capisco quasi la metà di ciò che sento e in testa mi figuro le immagini che sento.
Ho capito quello che si dice! E non ho letto il testo!
Ovviamente non ho compreso al 100%, però una buona percentuale di testo mi è chiara.
Questo ascolto è, come suggerisce il titolo, un focus sugli articoli. Bene: lo riascolto per la terza volta e mi concentro proprio sugli articoli.
Dal terzo ascolto intuisco che ci sono degli articoli determinativi e degli articoli indeterminativi, un po’ come in italiano. Mi pare pure di riuscire a cogliere una certa differenza nella pronuncia di due forme dell’indeterminativo, che immagino saranno maschile e femminile.
Credo di sentire anche un articolo indeterminativo plurale, quello che in italiano noi sostituiamo con il partitivo.
I determinativi mi sembrano simili all’italiano.
Ho delle ipotesi in testa. Anche abbastanza ordinate, devo dire.
Ascolto il testo per la quarta volta, però adesso mi aiuto con la trascrizione. Seguo sullo schermo quello che la voce dice: molte delle mie ipotesi mi sembrano corrette. Molte parole non le avevo proprio capite, ma vedendole scritte mi sembra così ovvio cosa stesse dicendo il testo… succede sempre così!
Seleziono tre o quattro parole che mi sembrano fondamentali e delle quali non conosco il significato: scelgo un dizionario online e le traduco, mi appunto i significati: adesso mi è tutto molto più chiaro. Perché solo poche parole? Perché se traducessi tutto il testo, non ricorderei niente. Scegliere qualche parola mi aiuta sia a selezionare i termini più importanti per la comprensione generale del testo, sia a essere più sicuro di riuscire a memorizzare qualcosa!
E sì, in effetti quello che avevo ipotizzato sugli articoli sembra corretto: determinativi e indeterminativi sembrano funzionare come avevo creduto di capire.
La grammatica mi aiuterà a verificare la correttezza delle mie ipotesi. Ma ci penserò domani: per oggi va bene così!